Nel vasto panorama della sicurezza degli impianti elettrici, il Decreto del Presidente della Repubblica n. 462 (DPR 462) rappresenta una pietra miliare per garantire la protezione dei lavoratori. All’interno di questo contesto normativo, emerge la fondamentale distinzione tra le verifiche periodiche e straordinarie, ciascuna svolgendo un ruolo determinante nella preservazione della sicurezza e nell’assicurare la continuità delle operazioni.
Verifiche periodiche: il checkpoint di misura dell’efficacia della manutenzione dell’impianto.
Le verifiche periodiche, come suggerisce il nome, sono attività regolari e preventive che si svolgono a intervalli stabiliti dalla normativa vigente. Questo tipo di verifica si concentra sull’analisi dello stato generale dell’impianto, valutando la corretta efficienza dei sistemi di protezione dai contatti indiretti e dei sistemi di protezione dal rischio fulminazione e esplosione ove applicabile.
Durante queste verifiche, esperti tecnici qualificati esaminano attentamente la resistenza e la corretta continuità elettrica dell’impianto, nonché ogni elemento che sia deputato a garantire la sicurezza dello stesso (interruttori differenziali, ecc). La finalità di questa pratica è certificare come Organismo di Terza Parte che i requisiti minimi di sicurezza sono garantiti e l’esercizio dell’impianto è sicuro per le persone che vivono quegli ambienti di lavoro.
La periodicità delle verifiche varia a seconda del tipo di impianto e del luogo in cui è installato:
> Ogni 2 anni per gli impianti con caratteristiche che rientrano nel quadro delle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi o che siano individuate con rischio di incendio almeno medio in DVR, oppure in impianti installati in ambienti medici o cantieri. Questo include gli ospedali, le case di cura, gli ambulatori e gli studi medici, i cantieri e i luoghi a maggior rischio in caso d’incendio come le industrie tessili, i distributori di carburante o le autofficine.
> Ogni 5 anni negli altri casi
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Verifiche straordinarie: l’intervento profondo e risolutivo
Le verifiche straordinarie rappresentano un’analisi dettagliata e approfondita volta a certificare il ripristino delle condizioni di sicurezza a seguito di eventi eccezionali, siano essi incidenti, eventi naturali, modifiche di impianto.
I tecnici andranno a verificare che le cause eccezionali non abbiano messo in discussione la sicurezza dell’impianto. Tali cause eccezionali di fatto avrebbero fatto perdere validità alla verifica periodica, poiché le variazioni che l’impianto avrebbe subìto avrebbero fatto decadere la presunzione che quanto accertato dal verificatore in tale sede potesse essere ancora valido. Con la verifica straordinaria viene verificato che le cause eccezionali e/o i ripristini conseguenti abbiano permesso all’impianto di trovarsi nelle stesse condizioni di sicurezza accertate in precedenza.
La sintesi armoniosa tra periodiche e straordinarie
In conclusione, le verifiche periodiche e straordinarie, nel contesto del DPR 462, rappresentano gli anelli complementari di una catena volta a garantire la sicurezza e l’efficienza degli impianti di messa a terra.
L’implementazione coerente e diligente di entrambe le pratiche costituisce un elemento obbligatorio per legge per le aziende che devono garantire un ambiente di lavoro sicuro ai propri lavoratori.
Le sanzioni conseguenti possono essere di tipo amministrativo (in caso di controllo) con sanzioni fino a 6.400 euro o addirittura di tipo penale (in caso di infortunio) con sanzioni fino alla reclusione in capo al datore di lavoro.
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